cuèrto

tetto. I tetti un tempo erano a preferenza di scandole, poi di copi, e infine di tavolette, che sono ormai dappertutto, dopo le rovine della penultima guerra. Nei secoli XV e XVI i tetti erano di paglia, come attestano documenti degli anni 1459, 1523, 1534, 1564, 1578, per Telve (Morizzo I 228, 281, 296, II 7, 61), 1464, 1497, 1516, per Telve di Sopra (ivi I 229, 242, 268), 1560, per Strigno (ivi III 13); 1557: Una casa de muri e legnami construtta de pagia con cosina (Inventario di Telve: Morizzo II 350). Nel 1512 una casa di muro e di legno tecta scintulis (Telve di Sotto), nel 1525 una tegulis cooperta (in Carzano) (Morizzo I 264, 284). – V. caéna, cancero, cantineloni, fòrbeʃe, mèdacàʃa, stralaʃegne, straledèro, colme, copo, scàndola, convèrsa, taoleta ecc. – Voltàr l cuèrto, o voltàr le scàndole – ripassare le scandole e racconciare il tetto.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.