ghe

gli, a lui, le, a lei; loro, a loro, ci; vi, ci (in quel luogo). Ghe dao – gli do. Ghe n’è – ce n’è. Ghe vol – ci vòle. Ghe n vol – ce ne vòle. Di rado anche je. – Che magnonghe – che mangiamo. L vol che magnonghe. Che capionghe – che capiamo. Anche ti: che magnonti… Riempitivo: l ghe parla a Gìgio – parla a Gigi. – 1506: havendoge (in quel luogo) (Reg. Osped.); 1589: gli sono entro le frue (cioè nelle possessioni) (Reg. Agnedo, c. 11); 1626: ge vuol altre doi (scrive una Borghesana); [1585: ge (Buffa, da Tesino)] (Morizzo II 56 – ’7, 76).

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.