giòpo

Giobbe; persona o bestia paziente, mansueta (anche femm. giòpa) (pure sangiòpo, -a); baco nano (bacuccio, baco da seta restato piccolo) (anche sangiòpo). [I Valsug. 89].

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale), 89. …S’invoca la protezione di S. Giobbe (S. Giòpo), per l’allevamento dei bachi da seta, perché si crede che i bachi, da cui egli era tormentato nel letamaio, diventarono poi per miracolo bachi da seta. Il giorno di S. Marco (25 aprile) vengono benedette le somenze dei cavalgeri (semi dei bachi da seta). Una credenza simile a quella valsuganotta è pure del Bellunese…

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.