mòrto

morto; (in parte del corpo) paralitico. Straco mòrto – stanco morto. Mòrto stinco – morto affatto. Tempi mòrti, stagión mòrta, in cui non lavorano nella campagna. – Alla sera in casa del morto dicono il tèrzo, e tre (il rosario) ne dicono poi in chiesa. – Piandre l mòrto – piangere il morto. Piandre l mòrto par ciavàr l vivo – farsi commiserare coll’intento d’ingannare, o d’ottenere qualche cosa. – I mòrti, o l dì dei mòrti – i Morti, il giorno de’ Morti. Se se se nsògna de n mòrto vol dir che l vol che se se recòrde de elo, che se ghe fae dir na messa. – I dir ca biʃón mpienìr i seci de àqua la nòte dei mòrti (dal 1 al 2 nov.), ché i cate da cavarse la , parché, se i catasse i seci vodi, i vegnarìa a tiràr i piei a quei che dòrme.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.