ponteʃèlo

(plur. ponteʃèi) – sorta di ballatoio esterno di legno, sui cui regoli orizzontali, i quali arrivano a volte sino al tetto, si attaccano i mazzi delle pannocchie di granturco; terrazzo, terrazzino (anche pèrgolo e podolo). V. s. ometo. 1560: ponticello (al Borgo); 1376: In Castro Alto super pontexolo majori excelsiori; 1396: extra Burgum Ausugii de ubi dicitur a Pontexolos intra utramque Brentam (Morizzo I 328, 141, 163). Nell’ultimo caso si presenta dunque un nome di luogo; un tempo doveva essere vivo ponteʃolo per ponteʃèlo.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.