Befana che si crede venga l’ultimo dell’anno, battendo due taglieri, che tiene uno per mano, per spaventare i bambini. Ndar intorno comè la Raìna Dódeʃe – andar in giro di continuo malvestita, scapigliata (di donna). V. Tagerona. [I Valsug. 93; Vocab. etim. it., s. Aredódese].
Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale), 93. …Le credenze in esseri fantastici non sono piú salde come nel passato. Ricordiamo: …La Raéna Dódeʃe o Raína Dódeʃe, la Befana che compare dalle dodici all’una di notte, confinata in luoghi determinati, e in particolare viene alla mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno per spaventare i bambini, battendo due taglieri che tiene tra le mani; di qui il nome di Tagerona che essa à a Castelnovo. È pure essere leggendario specifico del Bellunese, dov’è detta Redódeʃa o Redóʃega (Bastanzi 3), e a Venezia Redódeʃe o Aredódeʃe è la Befana, nel comune senso italiano, detta anche Maràntega (cosí pure da noi)…