Salvanèlo

essere immaginato come un omiciattolo vestito di rosso, più di rado di verde, il quale, in tempi antichi, rapiva i bambini e i ragazzi e li nutriva con pane e con latte. Essi poi gli scappavano. Le madri usano intimorire i figlioli disubbidienti o inquieti colle parole: Varda (vardé) che gen l Salvanèlo a ciaparte (ciaparve) è! Esso insegnò a fare la ricotta, secondo la credenza. A Bieno e alle Tezze Sanguanèlo. Proverbio: L Salvanèlo l’à dito che dòpo l tristo gen l bon, e dopo l bon l tristo. In ital. c’è: L’omo salvatico si rallegra del tempo cattivo, perché sa che dopo il cattivo viene il buono. – Salvanèlo – riverbero (di uno specchio o altro su un muro ecc.). Far l salvanèlo – mandar baleni (collo specchio per gioco). [Folklore It. VIII 108].

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.