natale. [Tesino: nale]. Alla vigilia di natale i cantori si recavano un tempo davanti alle case di alcuni del paese, cantavano il Puer natus, e poi entravano a bere. Quella sera le singole famiglie usano incensare le stanze e la stalla, e giocare a cruscherella (v. s. sémole). I dir che a la vedìlgia de nadale deʃuna anca i uʃeleti sui àlbori. V. anche amessere (ant.). – Da nadale a Santo Stèfano – da natale a S. Stefano. Dettato: Da nadale ala pifanìa l’è l pu gran fredo che ghe sia (sia per sie, causa la rima). Da nadale l passo de n gale. Da nadàl l passo den gal (i troncamenti per la rima), da pasqueta n’oreta – a natale il sole si alza un pocolino di più sull’orizzonte; all’epifania s’avvantaggia d’un’oretta. (In italiano: Per San Tommè [San Tommaso, 21/12!] il giorno allunga quanto il gallo alza il piè). Chi avanti nadal(e) no fila, dopo nadal(e) sospira.