rìs’cio

(femm. o masch.) – rischio. Ris’cio che…, o n rìs’cio che…, o a ris’cio che…, o a ris’cio de… – a rischio di… Vedendo o parlando di un pericolo scansato si usa pure a rìs’cio!, o a rìs’cio è!, n rìs’cio!, o n rìs’cio è! Si usa anche dire n ris’cio!, o a rìs’cio!, quando qualcuno afferma che una persona dice o fa qualcosa, che non crediamo possibile, anzi l’opposto, oppure anche riferendosi a qualche altro fatto non creduto: a risico! – A rìs’cio, vardo gnan mi! – ben inteso, non c’è dubbio.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.

Il Dizionario Valsuganotto