foco (anche per incendio); foco (casa, famiglia). Belli i fochi che accendono la sera quelli che si trovano sui monti, e impressionanti i fochi della sera del venerdì santo. Si dice far i foghi, e così anche pei fochi artificiali. – Batre fogo – aver il foco nel culo. Ghètu l fogo?, o Ghètu l fogo tel culo?, si dice a chi va, o fa una cosa, in fretta. Ciapàr fogo – prender foco. No ver né fogo, né logo – essere senza casa (di gente misera). Rosso comè l fogo – rosso rosso. – Dugàr al fogo fogheto, giocare a cercar un oggetto nascosto apposta, aiutando chi cerca, colle parole fogheto quando è vicino all’oggetto, fogo quando lo è ancora più, e fogón quando sta per metterci su le mani. – 1506: fogo (Reg. Osped.); 1552: fuogo (Reg. Scur., II 16). [1267: unum moltonem veterem pro unoquoque igne Castelli (Tesino) (Montebello, p. 34 dei doc.)]. In una memoria de la povera Comunità di Torcen, che dev’essere della seconda metà del sec. XVII, è detto che in Torceno c’erano 75 foghi e nei Ronchi 55 (Morizzo III 154). V. anche s. fogolàr.