(plur.) – zucchero caramellato leggermente nell’acquavite; anche titolo scherzoso rivolto a giovani. [I Valsug. 67].
Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale), 67. …Nelle famiglie civili si preparavano un tempo i carampàmpoli. La sera d’Ognissanti si radunavano i famigliari e gli ospiti intorno alla tavola. Si versava dell’acquavite in quantità in una tortiera, in mezzo si poneva la cima d’un pane di zucchero. Accesa l’acquavite, questa scioglieva gradatamente lo zucchero. La caramella, che ne restava, erano i carampàmpoli, che ancora usano vendere nei caffè del Borgo…