piazzettina tra case; le case che la attorniano; i loro abitanti. 1290: In Telvo in curtivo filiarum q. Iacobini de donis; 1322: in Montanea de Ronchis in curtivo Federici q. Zanche; 1325: in curtivo Castri de Alto; 1364: medium mansum terre arative et prative, cum domibus, canipa, curtivo & suo circuitu positum (Monte di Roncegno); 1415: in curtivo domus (Telve) (Morizzo I 42, 89, 94, Montebello, p. 68, dei doc., Morizzo I 177). In questi casi curtivum vale «corte». Nel 1285 è nominato un loco solito, sc. in curtivo al Borgo (Montebello, p. 39 dei doc.), in curtivo Ausugi (= del Borgo) (Morizzo I 32), che dev’essere la platea Communis del Borgo di doc. del 1371 (Montebello, p. 68 dei doc.). – 1548: unam petiam terre partim orthalive et partim Curtivate (Morizzo I 308). [Arch. Glott. XVII 287, I Valsug. 99 – 100].
Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale), 99-100. …L’aspetto dei paesi della Valsugana è quello a gruppi riuniti. Ogni gruppo di case, sia unite sia disgiunte, à una piazzettina nel mezzo, con uno spazio libero d’accesso per la gente, i carri, ecc., qualche volta chiuso da un muro coll’entrata con arco di pietra. La piazzettina e le case che la circondano portano il nome di cortío. A volte esso à piú entrate, ma al solito piú piccole, per persone o bestie. D’estate il cortío è spesso il luogo di convegno delle famiglie che lo abitano, e assume un aspetto gaio e animato specialmente la sera, quando i giovani vi si raccolgono a cantare, a fare all’amore (a filò), e i vecchi a chiacchierare, a scherzare e cosí via. Ogni cortío è denominato col cognome o col soprannome della famiglia piú numerosa o piú antica che vi abita, ma delle volte tutte le famiglie di un cortío ànno il medesimo cognome. Metonimicamente usano cortío per gli abitanti di un cortío: p. e. I lo dir tuti i cortii quadó, lo dicono tutti i cortii quaggiú. Forse i piú tipici cortii sono all’Ospedale. Sulla formazione del cortío, data la sua diffusione e distribuzione, non poté influire né la configurazione del terreno, né speciali condizioni storiche, bensí la sua ragione è da ricercare nella tradizione della gente che venne ad abitare la valle. Nel 1285 è nominato un loco solito, sc. in curtivo al Borgo (Montebello, p. 39 dei doc), in curtivo Ausugi (Morizzo I 32), che deve essere la platea Communis del 1371 (Montebello, p. 68 dei doc), ma negli altri documenti valsuganotti curtirum vale «corte» (v. Diz. valsug.)…