Giòi

soprannome dei Bienati. [I Valsug. 48].

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale), 48. … Gli aggettivi derivati dai nomi dei paesi della Valsugana sono: I Masi: Maʃaroi; il Màrter: Marteròti; Roncegno: Ronzegnèri; Montagna: Montagnèri, Montagnari; Torceno (dial. Traozén): Traozenèri; Borgo: Borgheʃani; le Olle: Olati; Tèlve: Telvati; Carzano: Carzanèri; Castelnovo (dial. Castarnovo): Castarnovi, meno comune Castarnovati; Scurelle: Scurelati; Spèra: Sperati; Samone: Samonati; Bieno: Bienati; Strigno: Strignati; Villa: Vilati; Agnedo (dial. Gne): Gneʃòti (a Scurelle Gneʃati, alle Tezze Gnedòti); Ivano (dial. Invàn): Vanati; Frazzena: Frazenati; Ospedaletto (dial. l’Ospedale, Dospedale): Ospedalòti, Dospedalòti; Grigno: Grignati; Selva: Selvati; le Tèzze (dial. le Tède): Tedòti. Vilani gli abitanti della Villa di Roncegno. Gli abitanti di Tasino son detti Taʃini, mentre Taʃinòi (sing. Taʃinòlo), in cui si imita la loro pronunzia (ò largo), è piuttosto scherzoso, come Bienòi, per Bienati. Essendo questi sulla strada per Tasino, sono avvicinati, nel nome, scherzosamente ai Tasini. Anche il loro soprannome è Giòi, dal tasino figiòlo «figliolo» (confr. Anche valsug. giòla «Tasina», in Tasino forma accorciata di figiòla)…

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.