farinacci e patate cotti e mescolati assieme pel maiale; mangiare che fa nodo alla gola; persona senza accorgimento. In tempi andati il patugo era la «polenta fatta con farina di fave e di fagioli strizzati», allora cibo comune della povera gente (Morizzo, Statuto d. Giurisdit. di Telvana, Trento, 1895, p. 17, n. 4). [Arch. Glott. XVIII 427].