trar

(mi trao [ricerc. trago], ti ti trè, elo l tra, noaltri tron [ricerc. tremo], valtri tre, lori i tra; mi trava, o treva; mi trarò; mi trarìa; che mi trae [ricerc. traghe]; che mi trasse) – gettare, buttare; (di bestie) cozzare; (di colori) tendere; pendere. Trar a uno – cozzare uno. Trar alto – buttar all’aria, gettar via, disfarsi (d’una cosa). Trar dó – abolire, smettere (una festa, un vestito, ecc.). Trar dó tuto da le spale – buttarsi tutto dietro le spalle. Trar dó (uno) – sparlare (di uno). Trar drio a – somigliare per razza, ma più spesso per qualità morali a una persona, in particolare di figli al padre o alla madre o a altri parenti, tirar dal padre ecc., letter. madreggiare, padreggiare. Trar fora – mescere, versare; spargere (fieno); esonerare, licenziare (da una carica ecc.); (intrans.) sporgere (d’un muro ecc.). No pòsso né trar né mandàr – non ò il potere di fare niente (in un affare e sim.). Trarghe (a na bòcia) = ʃbociàr. Trar là – gettare (con certa violenza o dispetto). Trar là ala maladeta, o ala maladetìssima – gettare, mettere degli oggetti con disordine, senza riguardo, collocarli male. Trato là ala maladeta – vestito male, senza nessuna cura ecc. Trarla soto – far capire una cosa a uno in maniera velata, quando non si vol dirgliela chiara e tonda, a volte con intenzione di canzonare. Trar sù – gettare il ranno (nella conca); gettare fuori (gomitàr). Trar via l tempo, la nòte – perdere il tempo, la notte. Trar via l fiàsprecare il fiato. Galo tanti sòldi da trar via? – No l gavarà tanti sòldi da trar via. – Far trar – far dire. – Trarse – gettarsi, buttarsi; imbarcare (del legname). Trato – imbarcato. Trarse dó – sdraiarsi. Trarse entro (ten partito) – entrare (in un partito politico). Trarse fora – slogarsi; traviare; mescersi (da sé). Trarse for n còrno – cavarsi un corno (d’una vacca ecc.). Trarse indrìo – peggiorare (in una malattia). Trarse via = trarse ai cani. Trarse via dal ridre – buttarsi via dalle risa.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

Il sito web conserva tutte le peculiarità grafiche (ò e à voci del verbo avere; l’accento nell’avverbio , su parole sdrucciole quali l’aggettivo vèneto, acuto su í e ú, grave nella negazione ), fonetiche (credenseFieme) e morfologiche (la Brentadella Fèrsina) della prima edizione del testo, più o meno invalse all’epoca o dovute all’uso personale dell’autore nel primo e nel terzo caso o all’interferenza dialettale nel secondo. Tale criterio è parso il più adeguato, a maggior ragione considerato il «tetragono attaccamento […] alle proprie peculiarità, fino alle virgole» di Angelico Prati. Si mantengono tali e quali anche tutte le rappresentazioni grafiche dei fonemi, con i relativi segni diacritici, e le abbreviazioni relative a libri, riviste e varietà linguistiche, il cui scioglimento, se non immediato, appare nel complesso agevole sulla base del contesto e dei riferimenti bibliografici citati più estesamente dall’autore.

Il Dizionario Valsuganotto