calzatura colle sola di legno, con una striscia di coio sopra (strevo), fatta anche dai contadini stessi. Usati dalle donne, a Grigno e alle Tezze anche dagli omini. Ma v. s. zopèla. Con zòcolo e na zavata – di chi mette l’asino a cavallo, cioè male in arnese, con una parte del vestito bella e con un’altra brutta (p. es. colla giacchetta in contrasto coi calzoni).