cavalgero

baco da seta. Da San Marco (25 aprile), a Strigno i benedisse le somenze dei cavalgeri (e v. s. San Giòpo). – In un vecchio manoscritto è detto: «Si principiò (verso la metà del secolo XVI) ad introdurre nella bassa Valsugana l’arte di fare la seta, piantare gli arbori detti morari, e coltivare gli vermi detti cavalieri, ma con assai poca attenzione dei paesani… » (Bazzanella, Memorie di Tesino, 51). In quanto ai morari v. s. morèro. Poi l’allevamento dei bachi da seta fu uno dei pochissimi proventi della valle. V. s. pòsta.

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1960 (prima edizione);

Angelico Prati, Dizionario Valsuganotto, Istituto per la collaborazione culturale Venezia – Roma, 1977 (ristampa anastatica);

Angelico Prati, I Valsuganotti (La gente d’una regione naturale) – Dizionario Valsuganotto. Ecomuseo della Valsugana – Ecomuseo del Lagorai, Croxarie, Litodelta, 2023.

NOTA EDITORIALE

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