baco da seta. Da San Marco (25 aprile), a Strigno i benedisse le somenze dei cavalgeri (e v. s. San Giòpo). – In un vecchio manoscritto è detto: «Si principiò (verso la metà del secolo XVI) ad introdurre nella bassa Valsugana l’arte di fare la seta, piantare gli arbori detti morari, e coltivare gli vermi detti cavalieri, ma con assai poca attenzione dei paesani… » (Bazzanella, Memorie di Tesino, 51). In quanto ai morari v. s. morèro. Poi l’allevamento dei bachi da seta fu uno dei pochissimi proventi della valle. V. s. pòsta.